Beatriz Rocamora, direttrice dell’ente che certifica la Denominazione di Origine Controllata (DOC) dell’Uva da Tavola Embolsada di Vinalopó, in Spagna, tira le somme circa la campagna 2022.
Dall’analisi emerge che anche per i produttori spagnoli della famigerata uva embolsada quella appena trascorsa non è certo stata “una splendida annata”. Numerosi, infatti, sono i problemi che hanno afflitto le aziende agricole e commerciali di uva da tavola.
Salta all’occhio come i produttori spagnoli di uva embolsada abbiano dovuto affrontare gli stessi scogli dei produttori italiani: clima eccessivamente caldo, mercato immobile, inflazione e aumento dei prezzi dell’acqua.
Prendere coscienza di queste “somiglianze” potrebbe anche spingere, un domani, i produttori italiani e spagnoli a unirsi per far sentire la propria voce in Europa.
Il clima
“Nonostante l’estate sia stata molto siccitosa – commenta Rocamora – nel corso della primavera si sono registrate diverse e abbondanti precipitazioni. Tuttavia, l’eccesso di calore durante i mesi successivi ha impattato molto sulla produzione”. A ogni modo a rispondere meglio alle condizioni climatiche avverse è stata proprio l’uva protetta dai sacchetti. La tecnica dell’insacchettamento è molto antica, è nata più di un secolo fa in agro di Novelda e fornisce una moltitudine di benefici e proprietà ai grappoli. Grazie al sacchetto protettivo riusciamo ad ottenere una qualità molto elevata per la nostra uva”.
Assicurazione agricola
Considerando le difficoltà appena descritte per la DOC di Vinalopò è fondamentale intervenire per far sì che gli agricoltori possano proteggere la produzione con una buona copertura assicurativa.
“Lasciare che un agricoltore si assuma il rischio, nell’attuale contesto di emergenza climatica, rappresenta un problema serio perché saranno le piante ad avere la peggio”, aggiunge Beatriz Rocamora.
Prezzo dell’acqua
L’irrigazione degli areali di Vinalopó da anni è argomento di scontro tra aziende agricole e l’ente gestore dell’acquedotto.
Ancora una volta troviamo un parallelismo con la situazione italiana. Di qualche giorno fa è la notizia dell’aumento unilaterale per le tariffe degli agricoltori pugliesi che attingono acqua dai consorzi. Stessa sorte per le aziende agricole spagnole che si approvvigionano grazie alla rete idrica Júcar-Vinalopó. Anche in questo caso, unilateramente, è stato imposto un aggravio di 200 milioni di Euro.
A tal proposito Beatriz Rocamora ha commentato: “La situazione deve migliorare, garantendo prezzi dell’acqua sostenibili e l’accesso alla risorsa idrica deve essere garantita per gli agricoltori”.
Squilibri di mercato e volumi più bassi
Il cuore del problema che ha attanagliato la campagna 2022 dell’uva da tavola spagnolaper la direttrice della DOC di Vinalopò risiede nello squilibrio tra domanda, offerta e prezzi. I prezzi non sono stati in linea con i costi, la domanda di uva nel 2022 è stata stagnante, perciò ai produttori si è offerto un prezzo più basso per il loro prodotto. Il margine per le aziende agricole, però, si è assottigliato ancora di più in quanto a causa dell’inflazione i costi di produzione sono addirittura aumentati a causa dell’inflazione. La situazione è a dir poco complicata. Il comparto ha alzato la voce, ma al momento si è ancora alla ricerca di strumenti politico – economici capaci di permettere ai produttori di fronteggiare la situazione.
I numeri della stagione 2022 per la DOC di Vinalopò
Tuttavia, Rocamora fa sapere che nella stagione 2022 sono stati prodotti dalla DOC Uva de Mesa di Vinalopó circa trecentosettantamila/trecentoottantamila quintali di uva di sette diverse varietà. Gli ettari dediti alla coltivazione dell’uva embolsada sono circa 1600 ettari e ben 300 sono gli agricoltori affiliati. Il numero di produttori è inferiore rispetto a quello degli anni passati; alcune aziende hanno deciso di non insaccare i loro grappoli proprio a causa dei costi di produzione troppo elevati.
“Ogni anno è diverso – conclude la direttrice – il 2020 e il 2021 sono stati anni buoni per l’uva da tavola sia in termini di clima che di mercato”.
I produttori spagnoli di uva da tavola, però, attendono le festività natalizie e il capodanno; la tradizione spinge le famiglie ad acquistare uva della varietà Aledo. Varietà estremamente tardiva che quest’anno mostra la produzione 18-20 mila quintali. Per questa uva la raccolta comincia a fine ottobre per le spedizioni internazionali, mentre per il mercato interno gli spagnoli prediligono un prodotto più maturo”.
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com