Uva in Turchia: mercato attivo e recettivo

In Turchia i produttori di uva da tavola, che hanno spuntato prezzi pressoché simili a quelli spuntati dai produttori italiani, si dicono soddisfatti.

da Redazione uvadatavola.com

Come emerso dal recente report USDA, si stimano in aumento le produzioni di uva da tavola in Turchia. Qui, durante la stagione 2022, i prezzi spuntati dai produttori sono stati pressoché in linea con quelli spuntati dai produttori italiani. La differenza tra la situazione italiana e quella turca, però, è che mentre per l’uva da tavola turca il mercato è stato attivo e recettivo – come rilasciato dal produttore Ali Çelik – per l’uva da tavola italiana non lo è stato.
A vantaggio delle uve turche, infatti, la loro precocità d’arrivo sui mercati a metà luglio. Alcune varietà, ancora più precoci, arrivano sul mercato nella seconda metà di giugno.

A fornire un quadro della produzione 2022 di uva da tavola turca l’ingegnere agronomo e produttore Ali Çelik. Specializzato in protezione delle piante e assistente di campo per le produzioni di uva da tavola, Çelik è anche titolare dell’azienda Çelik tarım zirai ilaç ve gübre – rivenditrice di prodotti fitosanitari e fertilizzanti – e dell’azienda agricola a conduzione familiare, che su una superficie di 15 ettari produce uva da tavola e uva destinata all’ottenimento di uva passa.

Quali varietà producete maggiormente?

Tra le varietà che maggiormente produciamo ci sono Antep Karası (a bacca nera), Mevlana (a bacca verde), Sultanina seedless, Thompson seedless, Crimson seedless, Red Globe e Superior seedless (Sugraone).

turchia

Come sono state le condizioni climatiche nel corso della campagna 2022?

Le condizioni climatiche sono sempre più imprevedibili: anche in Turchia abbiamo registrato eventi anomali di pioggia, grandine e gelo. Per questo, infatti, noi produttori ci siamo attrezzati preventivamente con l’installazione di stazioni metereologiche che rilevano i dati meteo e con l’uso, per esempio, di biostimolanti che hanno meglio predisposto le piante a reagire in condizioni di stress. Un dato importante che le stazioni hanno rilevato quest’anno è stata, per esempio, l’elevata escursione termica tra il giorno e la notte.

Quali sono i principali Paesi di destinazione del vostro prodotto?

Tra i principali Paesi di destinazione ci sono la Russia, i Paesi medio-orientali, l’Inghilterra e l’Europa con Germania, Olanda, Polonia e Bielorussia.

Com’è stato il mercato quest’anno?

I produttori si dicono abbastanza soddisfatti perché il mercato era recettivo sia per le varietà a bacca verde sia per quelle a bacca rossa. Per le uve seedless, i prezzi hanno rispecchiato la qualità delle uve che è stata differente a seconda delle condizioni climatiche registrate in ciascuna zona. In alcune aree, infatti, la qualità delle uve era più bassa. Il range di prezzo variava da 30 centesimi a 1 euro a seconda che l’uva fosse di buona o scarsa qualità oppure che si trattasse di uva allevata senza copertura o con telo plastico.

Quali problemi avete quindi riscontrato in Turchia?

Tra le problematiche che abbiamo affrontato quest’anno gli elevati costi di gestione e di acquisto di prodotti fitosanitari e fertilizzanti come anche l’elevato costo della manodopera. A questi problemi si aggiunge il fatto che in Turchia la produzione di uva da tavola è disaggregata per cui ci sono tanti piccoli produttori le cui aziende non superano i 10 ettari di estensione. In questo modo è difficile uniformare le produzioni e una soluzione sarebbe sicuramente l’aggregazione. In Turchia un esempio di aggregazione è quella in cooperative, già testata per la commercializzazione di uva passa.

Circa gli aspetti positivi della scorsa campagna, dunque, il produttore Çelik ha citato la quantità e la qualità delle uve e i prezzi che hanno soddisfatto maggiormente i produttori turchi rispetto a quelli italiani.

 

Silvia Seripierri

©uvadatavola.com

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