Abbiamo chiesto all’agronomo Paolo Chianetta, responsabile tecnico dell’azienda Mugavero, come procede la stagione siciliana dell’uva da tavola.
I vigneti siciliani di uva da tavola procedono un po’ più lentamente rispetto al 2018, il germogliamento non è stato omogeneo nelle serre e si segnalano problemi di carenza.
L’agronomo esordisce: “GLi sbalzi di temperatura degli ultimi giorni, uniti ad un inverno non molto freddo, hanno fatto sì che la ripresa vegetativa per le uve precoci avvenisse molto lentamente. Per questo, a mio avviso, siamo in ritardo di circa 15-20 giorni rispetto al solito. Negli impianti il risveglio delle gemme non è stato uniforme e abbiamo notato molte gemme cieche. A causa delle alte temperature registrate a novembre e dicembre 2018, e della pioggia caduta a inizio inverno, le nostre piante non hanno avuto modo di accumulare le ore di freddo necessarie”.
“In Sicilia, infatti copriamo gli impianti già nel mese di dicembre -continua Chianetta- immediatamente dopo la potatura, al fine di ottenere un frutto molto precoce. E durante i mesi di febbraio e marzo molte piante non si erano ancora completamente risvegliate dal riposo vegetativo”.
Ci sono stati altri problemi di natura fitosanitaria?
“No, dal punto di vista fitosanitario tutto procede per il meglio. Per lo più c’è da sottolineare che abbiamo registrato “problemi di carenza“, perché le basse temperature e le piogge cadute ad inizio primavera hanno contribuito a raffreddare il terreno e le piante non sono riuscite ad assimilare facilmente le sostanze nutritive. Quando la pianta riparte utilizza delle riserve interne, ma in un secondo momento ha bisogno di attingere anche dal terreno, e le basse temperature non hanno favorito questo passaggio”.
Come procede la stagione per le uve più tardive?
“Anche nei vigneti più tardivi, coperti solo dal telo, ritroviamo una situazione di ritardo, ma qui, soprattutto per la cv Vittoria, riscontriamo una maggiore uniformità di germogliamento e non c’è alcun tipo di problema fitosanitario. La maggior parte dei problemi sono negli impianti coperti per l’anticipo”.
Quest’anno quindi i primi tagli cominceranno una 10-15 giorni di ritardo?
“Sì, per i più la raccolta avrà inizio più tardi, presumibilmente nella prima settimana di giugno, perché ci sono delle serre nelle quali tutto procede secondo i tempi dello scorso anno. In generale comunque c’è molta meno uva negli impianti rispetto al 2018. Infatti Se lo scorso anno avevamo 20 kg di media, quest’anno ne avremo 10-15 in media”.
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Tutte le foto, sono state scattate in un unico vigneto siciliano con cv Vittoria, sito in agro di Palma di Montechiaro (Agrigento). Gli scatti mostrano come la situazione, in uno stesso impianto di uva da tavola, sia molto poco omogenea: alcune piante sono molto ricche di grappoli ed altre no. Su alcune piante si stanno già effettuando le operazioni di acinellatura e sgrappolatura, mentre altre sono fenologicamente in ritardo. In alcuni casi abbiamo osservato anche 4 fioriture in uno stesso vigneto.
Autore: Teresa Manuzzi
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